mercoledì 30 novembre 2011


Sei

Sei dissolvenza che scivola tra le mie cellule

sei polvere antica e nuova e sapore di roccia ed acqua

sei un sogno risognato sotto alle palpebre chiuse

sei incompiuto e totalmente definito finito

sei un respiro ossigenante pelle e labbra

sei un attimo segreto incondivisibile

eterno.

Sei un attimo di tempo senza presente passato o futuro.

Sei in me.

Sei me.

Elda Lenzi@11/2011


DESIDERANDO

Gli occhi gli occhi gli occhi

liberati dei miei occhi

allontanando il velo che li cela

scivolerai con me

sul lenzuolo tra le cui pieghe

sussurrerai il tuo sì.

Non c’è spazio

tra la mia mano e te

mentre scivola

nell’incavo del tuo collo

delle tue palpebre chiuse.

Non siamo eroi di questo tempo

non siamo rimembranze

né dimentica.

Siamo infinito che si compie.

Non terminiamo dove finiscono le cellule.

Siamo dissolvenza

e pace.

Elda Lenzi@2011

mercoledì 23 novembre 2011

MAI


Quel bacio mai dato

fermato un attimo prima

tutto sarebbe cambiato

niente sarebbe rimasto lo stesso.

Fermo quel momento

lo lascio sospeso

in un angolo remoto

sottile filo che lega

in un intreccio d’amore

puro e profondo.

Ermie@nov 2011

venerdì 18 novembre 2011

Mi porterai per mano

Il_Viaggio_nel_tempo

Sarà ferro o piuma, aria o fuoco

non so dirtelo adesso, io so

che lo vedrò svanire

come un cipresso annegato

nella nebbia,

quel giorno, ne piangerò

gli istanti goccia a goccia.

clessidra

Vedrai sbiancarsi le ultime rughe

e il silenzio velare le parole

in un sussurro di velluto,

la clessidra saprà stillare

il tempo suo liquore

a gocce di poesia

dentro l’ultimo calice.


Mi porterai per mano

come un bambino al mare,

sabbia che scorre, conchiglie

sull’iride del sole addormentato

nelle mani del persempre,

la carezza che sempre

ci accompagna.

(A Teresa, che per 16 anni ha accompagnato la mia pazzia)

Paolo, 18 Novembre 2011

lunedì 14 novembre 2011

VOLERE


Voglio aprire gli occhi

e scoprirti felice di vivere

voglio innamorarmi ancora

perché l’amore non ha età

voglio abbracciarti a lungo

per sentire dentro me

il calore del tuo cuore

voglio amarti

di un amore profondo

voglio darti quanto ho di bello

della mia vita interiore

voglio percorrere il cammino della vita

con te al mio fianco.

Ermie@gen 2011

sabato 12 novembre 2011

Canzone per un giullare

Saprò ubriacarmi del ridere
sulla strada che cammino, in quella strada,
ho riso del mio viso, stamattina,
vecchio specchio bastardo
non mi inganni
ho riso e ancora vedrai
la solitudine che racchiudo
nelle lacrime
ridere e vivere.

Giullare[1] (2)Saprò truccarmi da giullare,
aria e firmamento ignoto
saranno le mie carte
cuori e picche brucianti
sulla mia pelle nuda, e la tua foto
tra le mie mani, tremanti
senza unghie né sangue
regine del mio pensiero
e loro carcere

 

Saprò ridere e piangere,
verrai con me,
nel cielo
che sorriso e tristezza racchiude
nella luna
che mai vedremo insieme,
che aspetta la nostra preghiera
e la nostra bestemmia,
che sorride alla maschera
in cui vivo.

venerdì 11 novembre 2011

HO UDITO NEL FIUME


Mistero e desiderio,
nel vortice della spirale
nel fascino di una spietata bellezza
un'onda attraversa i fianchi, intensa,
cede.

Mi oltrepasso immobile
sulla pelle nuda,
dentro le palpebre tremanti,
l'immagine migliore stringo,
intuisco...
vuoi solo biasimarmi.

Nel corpo, saccheggiato,
una seduzione brucia la croce del desiderio,
parole mute fuggono perse,
voglie domate
consunte in un
vulcano di ghiaccio.

Il nulla vorrei essere,
in questa terra che non nutre,
in questo torpore che danneggia,
in quest'ombra amica
che prolunga
e mente alla vita.

Ho udito nel fiume
il flusso interiore
che mare brama,
e acqua non trova,
nello specchio limpido
rimane soltanto
un tuffo trattenuto.

Stefania Sergi
da Questo Esserci
Gli Emersi Poesia - Aletti Editore

Immagine Stefania Sergi

giovedì 10 novembre 2011

IL BIMBO SOGNATO


Sarebbe bello averti,
cullarti,

raccontarti storie,

imboccarti la pappa,

rincalzarti le coperte la sera ...

... il bacio della buona notte ...


... però mi abituerei a te,

faresti parte dei miei pensieri,

dei miei sogni
ed arriverei ad amarti,

non potendo più fare a meno di te ...

... e questo non può accadere.


Il giorno che dovessi mancarmi

sarà tristissimo e buio.


L'inferno s'impadronirà della mia mente,

il cuore sanguinerà accecando i miei occhi,
e le mie unghie lacereranno la carne del volto.

Se dovessi mancarmi

una parte importante di me morirà

lasciando un vuoto incolmabile nella mia anima ...


Vorrei viverti ogni giorno,
assaporando gli attimi in cui vedrò i tuoi occhi
oppure ascolterò la tua voce.


Voglio viverti così,
distante dal tuo cuore per non dover soffrire.

Vigliacco ed impotente di fronte al destino ...

lunedì 7 novembre 2011

EMILY


Seduta sul tappeto in mezzo alla cameretta la piccola bimba gioca da sola, è sempre stato così. A lei le bambole non sono mai piaciute, tutti quei giochini da mammina in miniatura li ha sempre guardati con occhi distaccati, non è il mio ruolo – diceva - non sarò mai così.

E’ piccola Emily così com’è piccolo quel mondo di fantasia tutto suo dove lei vive le sue avventure, dove rincorre la sua realtà piena di personaggi strani, ma c’è qualcosa che le manca, si sente sola nessuno con cui dividere le gioie e le fantasie, com’è noioso giocare da soli, vorrebbe ridere e scherzare ma nessuno l’ascolta perché non c’è nessuno lì con lei. E’ la paura della solitudine a spaventarla, non la lascia mai e quella sensazione di smarrimento l’accompagnerà anche quando ormai sarà adulta. Sono lunghe le giornate trascorse a parlare da sola unici ascoltatori i suoi giochi e la sua fantasia. Ma un giorno accade qualcosa di inaspettato, una piccola sorpresa attende Emily. Qualcosa si muove fra i giocattoli ammucchiati per terra, è appena percettibile ma lei, con i suoi grandi occhi riesce a notarlo, allunga la manina, sposta qualche gioco ed eccolo, è lui, un piccolo coniglio, un batuffolo bianco impaurito e tremante che la osserva con occhi sbarrati. Emily lo guarda incredula, non capisce sembra un pupazzo – pensa – però si muove; da dove è sbucato quel coniglietto?

Passato il primo momento di sorpresa la piccola lo prende fra le manine e se lo stringe forte al cuore, un senso di calore e protezione la avvolge come se una mano invisibile la sollevasse e la portasse in un luogo dove paura e solitudine non sono mai esistite; è felice ora Emily finalmente ride, parla, gioca, scherza con il suo piccolo amico. Le giornate trascorrono serene, le ore passano velocemente come fossero minuti ma il tempo non si ferma la piccola cresce e il suo piccolo amico non le basta più. E così, com’è arrivato, il coniglio un giorno se ne va, ha finito il suo compito, qualche altro bambino ha bisogno di lui, dei suoi consigli, della sua saggezza, del suo amore e con una grande tristezza nel cuore si allontana da lei. E’ il lato più brutto del suo compito lasciare i suoi piccoli amici perché anche lui ha un anima, anche lui si innamora di loro come loro di lui ed ogni volta sempre la stessa storia, sempre lo stesso dolore che spezza il cuore e non importa se poi si innamora di nuovo, una parte di lui è ormai persa senza ritorno.

Ed ora Emily è di nuovo sola, dovrebbe essere pronta ad affrontare la vita in fondo il piccolo amico le ha insegnato tanto, ad amare, a capire gli altri, a scegliere, a non lasciarsi abbattere nei momenti difficili ma lei non si sente ancora pronta. Quanto le manca quella piccola pallina bianca, perché se ne è andato – pensa - lei ha ancora bisogno di lui, come farà ad affrontare il futuro. E si rivede di nuovo impacciata e timida, incapace di affrontare anche le più piccole cose che lei vede come montagne enormi e quel senso di impotenza che sembrava sparito piano piano riprende il suo posto.

Ecco il nuovo giorno è arrivato, il primo senza lui ed Emily si sente stanca, ha paura ad aprire quella porta ma lo deve fare non può tirarsi indietro. Esce ma si accorge subito che qualcosa è cambiato, dove sono quelle montagne che di solito l’aspettano, tutto sembra così diverso, colorato, pieno di vita e un sorriso di felicità e sorpresa le illumina il viso. Ed eccola Emily, la nuova Emily pronta ad affrontare la vita con serenità, senza paure e insicurezze, il piccolo amico è ormai lontano ma lei non lo dimenticherà mai, continuerà ad occupare un posto importante nel suo cuore, sarà il suo amico per tutta la vita e ogni volta che lei ne avrà bisogno lui sarà lì pronto ad aiutarla come ha sempre fatto, come fanno sempre i veri amici.

Ermie@ott 2011

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