Sarà ferro o piuma, aria o fuoco
non so dirtelo adesso, io so
che lo vedrò svanire
come un cipresso annegato
nella nebbia,
quel giorno, ne piangerò
gli istanti goccia a goccia.
Vedrai sbiancarsi le ultime rughe
e il silenzio velare le parole
in un sussurro di velluto,
la clessidra saprà stillare
il tempo suo liquore
a gocce di poesia
dentro l’ultimo calice.
Mi porterai per mano
come un bambino al mare,
sabbia che scorre, conchiglie
sull’iride del sole addormentato
nelle mani del persempre,
la carezza che sempre
ci accompagna.
(A Teresa, che per 16 anni ha accompagnato la mia pazzia)
Paolo, 18 Novembre 2011
Questa poesia è straordinaria, va dritta dritta sottopelle! Complimenti.
RispondiEliminaGrazie Naomy!
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