domenica 21 agosto 2011

DORMI


Artigli affilati, pronti a graffiare,
a rigare la carne morbida del volto.
Denti digrignanti rabbia e sdegno per i suprusi inferti.
Occhi iniettati di sangue, socchiusi da un odio spaventoso.
Nebbia tutt'intorno, palpabile, fredda.

Il corpo trema per la tensione dei muscoli che, spasimanti,
urlano la loro costrizione immobile.
No, non voglio più fermarvi, non voglio più sentirvi urlare.
Graffiate, sbranate, uccidete ...
Cancellate la rabbia affondando la carne nella carne,
distruggete l'essenza stessa dell'anima in modo che non
rimanga niente da poter contemplare.

... un pianto si leva improvviso ...
un pianto di gioia e gratitudine.

Un pianto di liberazione anelata con forza e mai posseduta.
Il pianto di un bimbo che ha visto l'inferno,
che ha sofferto per mano dell'uomo.

Ssssst ... bambino mio, è passato,
niente e nessuno potrà farti più male.
Dormi abbracciato al mio petto.

Ti porterò nei sogni che non hai mai avuto,
ti guiderò per prati che non hai mai corso,
ti cullerò di nuvole candide
e adornerò i tuoi capelli di raggi di sole.

Dormi bambino mio e, nel frattempo,
ricostruirò il tuo cuore.

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