non amano,
pace e vento nella mia notte
adesso.
Labbra bruciate dal fumo
e dalla rabbia
labbra che gridano, baciano
un assenza.
Per quanto tempo ancora
l’anima resterà vaga
sospesa sulle note sommesse
di un blues lontano?
La morte è una puttana
imbellettata,
ride ai clienti ignari
che la credono amore.
Io sono fermo, sono gelato
nell’estate, il mio corpo
è una carogna in bocca
agli avvoltoi.
Rido sopra le lacrime
piango sulle risate:
è passato,
non ritornerà.
che ho baciato,
terra che ho maledetto
dov’è la mia armonica
lontana?
(l’ho svenduta in cambio
di un amaro ricordo)
Terra che ci accompagni,
che hai sepolto i miei passi
nella polvere,
le mie lacrime ha sopito
dentro il fango,
pietra e cielo
e la carezza di tre rose.
lo sai vero? Ho cantato
le tue parole
sulla mia monca chitarra.
Ti ricordo.
E adesso
cammini senza passi,
e canti senza voce, e voli
su cieli che non conosco, adesso
avrai accanto la tua maglia azzurra,
e il mio bicchiere di whisky
sopra il Marshall,
il testamento della
mia paura.
a cantare le note di quel blues
che generò un amore
sconfitto dai giorni, e nei giorni
trasformato in un respiro
senza alito.
In ricordo di Lella, 4 Dic 1966- 7 ago 2008. Ciao stella!
Bella e dolce!!
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