mercoledì 5 ottobre 2011

La torcia



Come le teste dell’Idra

che recise rinacquero

così furono il dolore e la rabbia.

Ad ogni testa che cadeva

il cuore orgoglioso gioiva

ma dalla ferita ancora

nuova risorgeva.

Inutile insistere con la lama e la forza

nulla ne fermava il ritorno.

Cercammo sostante alchemiche

per cauterizzare l’uscita

ma sempre nuovo sangue

e stesso dolore germogliava.

Allora in ultimo tentativo

prendendo la torcia tra le mani

illuminasti ciò che cercavi di recidere.

Vedere fu nuovo.

Non avevi compreso

ma acqua improvvisa

passò dai tuoi occhi alle teste

ancora ondeggianti e feroci.

Luce e liquido vitale

ti permisero di aprire la porta

il visibile era nuovo

o così ti sembrava.

Guardasti fino in fondo.

Le teste germoglianti si fermarono

tacendo.

L’inganno era scoperto.



Elda Lenzi @2011

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