del silenzio di rame
che accompagnava la notte
tra le parole chiuse
nel dolore
come usignoli in gabbia.
Presenterai le tue mani
ai miei occhi
stanchi di notte, bruciati
dalla sabbia
fari per nessun marinaio
oramai.
Ho atteso le tue parole, ancora
ricordi, donna del mare?
Prendesti la vela
e scomparisti
tra onde e conchiglie taglienti.
Tu ritornerai
tornerà la tua carezza
da lontano,
e tornerà Dio
dentro il mio sguardo.
All’amica Alessandra, 21 Luglio
Nessun commento:
Posta un commento