giovedì 28 luglio 2011

Ventotto luglio ore ventidue e trentatrè


Sbiadisco l’immagine di me che tremo

pulsazioni vibrazioni

riempiono ogni anfratto

di carne ed ossa

lambisco quel percorso

accarezzandole con gli occhi

nutrendo la mia mente d’amore.

Solo di ciò hanno bisogno

come fossero le mie labbra

a sfiorarle.

Tremore continuo e potente

si diffonde come un riverbero

di diapason che vibra

note ancestrali

primordiali

quelle che mi portarono qui

in questo tempo

le stesse che mi condurranno là.

Oltre.

Dove ritornerò.

Intanto

percorro.

1 commento:

Condividi